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Mi meraviglio quando osservo il mondo

e me ne sono accorto

quando ho cominciato a dipingerlo

BIOGRAFIA

Nasce ad Andria, in Puglia, e fin da giovanissimo utilizza colori e pennelli per esprimere la meraviglia di fronte all’energia del paesaggio che lo circonda. Oggi il suo studio artistico si trova nel Salento, in una dimora storica tra i vigneti, Casa1657, e ha aperto una galleria permanente a Martina Franca, in provincia di Taranto.

Comincia ad esporre le sue opere nel 2020; seguono diverse mostre collettive e una personale nel 2021 nel Salento; nel 2022 emerge con una nuova personale “Il giardino delle meraviglie” ad Andria. 

Nei dipinti ad olio su tela di Aldo Inchingolo traspare innanzitutto l’amore per la natura rigogliosa, piena di vita e la continua ricerca di luoghi da scoprire e da raccontare. L’artista sceglie un unico soggetto in primo piano con un taglio originale, una parte di un fiore, un frutto maturo tagliato a metà; su uno sfondo realizzato spesso con un’unica campitura, spicca per contrasto la forza del cromatismo di petali, foglie, polpe, semi; sembra di poterne sentire i profumi e i sapori. Ogni elemento compositivo è percorso da un’energia vitale grazie a scelte cromatiche intense costruite sui contrasti.

Queste immagini, rubate per un istante alla sua terra, divengono simboli di una visione dell’arte come occasione per cogliere la piena armonia della natura e, allo stesso tempo, i suoi continui mutamenti. Non è necessario raffigurare un intero paesaggio, è sufficiente e incisivo prenderne un frammento e raccontarlo sulla tela; nel linguaggio creativo dell’artista il particolare rappresenta il tutto.

La scelta dei fiori o dei frutti, protagonisti di molte opere, è legata a una particolare esperienza, che ne arricchisce il significato come richiami della memoria; il dipingerli più e più volte accende la rinascita di un ricordo. Altre volte la ripetizione di un soggetto rispecchia il suo interesse per la scoperta della ricchezza delle diversità, osservandone i moltissimi aspetti e le infinite variazioni tonali, come nella serie dedicata ai tulipani, composta da piccole tele che rappresento la bellezza della varietà della natura, il suo continuo sorprenderci.

Infine, l’artista sperimenta anche il linguaggio astratto con una tecnica a spatola, liberando dalla forma il suo intenso cromatismo che si espande sulla tela con la stessa energia che contraddistingue le opere figurative.  In questa ricerca spicca una serie di dipinti nei quali i due linguaggi si fondono, dando vita a immagini di elementi della natura che, grazie a un vento immaginario, si sfaldano e sono trasportati in uno spazio lontano, non più reale ma astratto; il valore simbolico delle composizioni così viene rafforzato e arricchito dell’idea della fragilità e della potenza del ciclo continuo della vita.

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